Comunicato Stampa
Ci risiamo. Di nuovo ci troviamo di fronte ad una recinzione che compare improvvisamente lungo i sentieri dei Monti Livornesi e che blocca il passaggio anche agli escursionisti che si muovono con rispetto sul territorio. Di nuovo ci ritroviamo privati di un bene comune che appartiene a tutti.
Riportiamo di seguito il testo scritto sui social dall’Associazione per il Parco Culturale di Camaiano ODV (associazione aderente ad Occhi sulle Colline) che per prima ha evidenziato il fatto:
“Amara sorpresa sulla Strada del Mille, ovvero sul sentiero 199, uno dei percorsi escursionistici più belli del nostro territorio: una recinzione - che ha tutto l’aspetto di essere il tentativo di una chiusura definitiva -sbarra il tratto che congiunge Via del Poggettone a Via di Castelpiero guadando il Botro Sanguigna.
Un tratto già reso di difficile percorrenza a causa del continuo passaggio abusivo delle moto da enduro ma di vitale importanza per la nostra rete escursionistica, realizzato nell'ambito di INTERREG III, un progetto comunitario del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e inaugurato nel 2005 con tanto di accordo tra i proprietari dei terreni privati attraversati e Istituzioni.
Tantissimo lavoro di volontariato, sia per la realizzazione sia per la manutenzione, e anche tanti soldi pubblici spesi non possono essere vanificati in questo modo! Ci auguriamo un sollecito intervento da parte delle nostre Amministrazioni volto a risolvere questa incresciosa situazione!”
Questa chiusura, operata da parte dei proprietari del terreno attraversato, è particolarmente grave, non solo per l’importanza di questo percorso ma anche perché il pubblico è stato privato del diritto di usufruire di un bene comune.
Questi i fatti: tutta l’Ippovia del Mediterraneo della Provincia di Livorno è stata tracciata, riaperta e resa praticabile ricalcando strade preesistenti, in parte ancora in uso e in parte dismesse e invase dalla vegetazione ma comunque storiche; il sentiero in questione percorre una strada vicinale ad uso pubblico che collega Gabbro a Castelnuovo, la “n° 34 Via del Gabbro o Livornese secondo tratto”. Durante i lavori di ripulitura (commissionati dalla Provincia nell’ambito del progetto sopramenzionato) i proprietari fecero richiesta di spostare di alcune decine di metri il tratto che attraversa il loro terreno per farlo passare lungo il confine anziché vicino alla casa e la loro richiesta fu accolta. Ma adesso, infastiditi dagli abusi e preoccupati per la responsabilità per eventuali infortuni che potrebbero subire i fruitori del sentiero, hanno chiuso con una recinzione l’accesso alla strada da entrambe le parti.
Data l’importanza storica e strategica della “Strada del Mille” nel Parco Culturale di Camaiano, apprezzata e percorsa da moltissimi escursionisti a piedi, in bicicletta e a cavallo, le segnalazioni sono giunte numerose a chi di dovere e sono in corso accertamenti e trattative con i proprietari. Siamo quindi fiduciosi che questa faccenda venga risolta in breve tempo nel migliore dei modi.
Ma non è un caso isolato, di chi è la colpa? L’abbandono della sentieristica delle nostre colline è sotto gli occhi di tutti; mancano progettazione, manutenzione adeguata e controllo sul corretto utilizzo, ed è ancora nebuloso il rapporto tra uso pubblico e privato in tanti sentieri importanti delle nostre colline.
Le chiusure di strade e sentieri che attraversano terreni privati vengono spesso giustificate dalla necessità di cautelarsi dal passaggio di mezzi motorizzati che distruggono il sentiero e dai costi e dai rischi per danni a cose e persone che il privato rischia di doversi accollare dalla frequentazione dei percorsi. Tutto questo potrebbe e dovrebbe essere superato con accordi vincolanti tra pubblico e privato, fino ad espropri che rendano i sentieri di rilevanza storica ad uso pubblico, quando non lo sono già.
Nella provincia di Livorno i percorsi non sono mai stati inseriti definitivamente nella RET (Rete Escursionistica Toscana), nonostante l’estenuante lavoro di tante associazioni di volontariato e lunghe sedute al Tavolo Tecnico per la Sentieristica istituito tra le Associazioni aderenti a Occhi sulle Colline, i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e la Provincia, poi scioltosi con l’abolizione delle Province.
In seguito a questo ennesimo atto di prevaricazione da parte di privati – che ci auguriamo venga risolto a breve con il ripristino del percorso 199 - chiediamo con più forza che mai di riaprire un Tavolo tra Associazioni ed Istituzioni locali che si occupi di tutelare i sentieri storici in maniera definitiva con atti amministrativi, di organizzare una manutenzione efficace e di ridare regole e controlli ad un’area protetta di grande valore.
LE ASSOCIAZIONI ADERENTI A OCCHI SULLE COLLINE:
- Agire Verde Livorno
- A.N.P.A.N.A. Livorno (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente)
- A.N.W.I. Livorno (Associazione Nordic Walking Italia)
- Associazione Costiera Calafuria
- Associazione per il Parco Culturale di Camaiano ODV
- Asd Il Mandriolo
- Circolo Ippico l'Unicorno
- Collesalviamo l'Ambiente
- CAI Livorno (Club Alpino Italiano)
- FIAB Livorno (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta)
- GAPL (Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese)
- G.I.R.O.S. (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee)
- Legambiente Livorno
- L.I.P.U. Livorno (Lega Italiana Protezione Uccelli)
- Salviamo il Salvabile
- U.S. Vicarello 1919
- Trekking Libertas
- WWF Livorno ODV (World Wide Fund for Nature)
In collaborazione con:
- GBL (Gruppo Botanico Livornese)