Nome:
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dalla Valle Benedetta a Villa Cristina per l'Eremo della Sambuca |
Valle Benedetta, zona 4
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Località di partenza:
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valle Benedetta- cancello aperto dopo via del Radar, sterrato in discesa |
Località di arrivo:
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idem |
Accesso al percorso:
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in auto, da Livorno per Valle Benedetta o autobus linea 12 -P.Grande-Ospedale-Salviano-V.Benedetta-Colognole |
Lunghezza complessiva:
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Km.14 |
Dislivello totale in salita:
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mt. 200 |
Modalità di percorrenza:
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a piedi (adato anche a MTB e cavallo) |
Tempi medi di percorrenza:
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h.3.30 (anello a piedi) |
Difficoltà:
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medio |
Principali punti di interesse :
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eremo Sambuca, Ghiacciaie, ruderi dei mulini ad acqua. |
Note:
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Links utili:
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Descrizione del percorso:
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percorso di media difficoltà, all'andata quasi interamente in discesa per vaste distese prative punteggiate da ulivi e per sentieri che diventano sempre più verdi fino ad entrare profondamente nella lecceta, dove troviamo l'eremo agostiniano della Sambuca. Un attimo di sosta per ammirare l'amena valle, dove generazioni di monaci si ritirarono per una vita di preghiera e meditazione e si risale verso villa Cristina. Particolarmente interessante la camminata lungo il torrente Ugione che ci rivela i ruderi degli antichi mulini ad acqua della zona. Tempo di percorrenza all'andata di circa h.2.00. Al ritorno, per una carrareccia della forestale (h.0.30), si torna nei pressi della Sambuca da dove, in un'altra ora ed in leggera salita, si raggiunge nuovamente il nostro punto di partenza.
Dettaglio:al cancello sulla sinistra, dopo via del Radar, prendiamo un sentiero in discesa attorniato da una doppia fila di cipressi e, con ampie panoramiche sulla città sottostante, il mare e la Gorgona, arriviamo in h.0.30 ad un bivio: via delle Vallicelle a diritto e via della Sambuca a destra. Prendiamo a destra ed in h.0.15 , mentre il bosco diventa a cerro e carpino, troviamo un palo della luce con una freccia gialla, la seguiamo ed con altri 10 minuti di cammino saremo ad un incrocio di tre sentieri dove seguiremo l'ippovia in piano (un'altra freccia gialla ci indica la direzione). Adesso, alla nostra sinistra, vedremo la "casa del pastore" tra prati punteggiati da ulivi e l'immancabile gregge di pecore, proseguiamo ancora un po' e vediamo una sbarra di colore verde ( h.0.10). Proseguiamo, lasciando alla nostra sinistra il sentiero dell'ippovia per costeggiare un torrente e trovare l'eremo della Sambuca dopo altri 10 minuti. Da notare, mentre scendiamo, la presenza di ruderi di mulini alla nostra sinistra e lungo la riva del torrente. Fin'ora sono stati percorsi circa km.5, in discesa, in h.1.15. Oltrepassato il ponticello in pietra, davanti all'eremo, seguiamo adesso il torrente Ugione alla nostra sinistra, trovando altri ruderi dei mulini meglio conservati ed immersi nella lecceta (h.0.10), poi, guadato il torrente, in h.0.20 ritroviamo l'ippovia, sulla nostra sinistra, e la seguiamo, tornando indietro, fino a Villa Cristina (h.0.30). Totale fin'ora h.1.15 + h.0.50. Il ritorno, in leggera salita, ci porta in 30 minuti dal cartello che indica la Sambuca -quello con scritto 0.45- ad un altro successivo e sempre indicante la Sambuca – alla nostra sinistra- per guidarci sulla medesima via dell'andata, a ritroso: h.0.10 alla sbarra e alla fattoria del pastore, h.0.20 al bivio con via delle Vallicelle, h.0.30 alla Valle Benedetta.
Totale percorrenza:c.a km.14 totali - all'andata h.2.05, al ritorno h.1.30 (minor tempo perché si evita il percorso sull'Ugione).
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Mappa del percorso